Voto anch’io! No tu no! Perché no?

Le elezioni del 25 settembre 2022 saranno un voto inedito per il Parlamento, istituzione sovrana della nostra Repubblica, perché in seguito alla riforma costituzionale del 19 ottobre 2020 il Parlamento ha visto ridurre il numero di deputatз e senatorз , rispettivamente da 630 a 400 e da 315 a 200.
Questa riduzione avrà come naturale conseguenza una generale riduzione della rappresentanza del Parlamento, soprattutto per chi non rappresenta già forti poteri economici e politici.
Ma questo non è l’unico elemento che rende discutibile la rappresentatività delle prossime elezioni: qualunque sarà il risultato, avrà escluso fette di popolazione residente, giovani soprattutto, che quotidianamente vive e contribuisce alla vita economica, sociale e culturale del Paese.
Alcune persone che formalmente hanno diritto di voto saranno impossibilitate a esercitarlo: si tratta di studentɜ e lavoratorɜ fuori sede, che secondo l’Istat circa 5 milioni di elettorɜ.
Altra categoria esclusa è quella delle persone senza cittadinanza. Secondo l’Istat lɜ minorenni nati in Italia da genitori non italiani sono oltre un milione, ma solo il 22, 7% è riuscito ad acquisire la cittadinanza e anche tra lɜ residenti da più di 10 anni non tuttɜ sono riusciti a superare la giungla burocratica e i requisiti di reddito necessari.
Anche lз giovani tra i 16 e i 18 anni sono all’incirca un altro milione di persone che, a differenza di molti altri paesi, nonostante la sotto-rappresentanza, non verranno chiamati alle urne.
Non coinvolgere la popolazione giovanile, anche alla luce di alcune sfide come quella della crisi climatica, che colpisce e colpirà sempre più le generazioni future, e della generale tendenza all’astensionismo e alla sfiducia verso la politica, compromette fortemente la salute e la credibilità della nostra democrazia, e deve essere percepito come un problema per tuttɜ lɜ cittadinɜ e non solo per le persone escluse.
Per tutti questi motivi nella giornata elettorale del 25 settembre, oltre ad esercitare il diritto di voto e promuovere la partecipazione, insieme ad ACMOS e Generazione Ponte, vogliamo mettere sotto i riflettori questo tema:

un seggio elettorale simbolico rivolto a tuttɜ coloro che avrebbero voluto votare ma non possono, sarà installato in via Roma all’angolo con Via Principe Amedeo dalle 9:00 alle 18:00, dove sarà possibile lasciare un pensiero.

In mattinata si susseguiranno interventi di persone e realtà che vorranno aderire e contribuire pubblicamente alla riflessione e all’iniziativa.