Finalmente anche l’Italia ha iniziato a tracciare la sua via all’innovazione sociale. Il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Francesco Profumo ha aperto i lavori del convengo che si è tenuto presso la Sala delle Comunicazioni del MIUR il 21 marzo 2013. Scopo del convengo fare il punto della situazione riguardo “gli interventi già realizzati, le risorse e i progetti già avviati” e iniziare il percorso che porterà alla costruzione della prima Social Innovation Agenda italiana.
Inoltre sono stati presentati i nuovi bandi dedicati alle Aree di convergenza (40 mln), nazionale (25 mln) e il bando Start up con la misura social innovation cluster (7 mln).
Il think tank per le politiche e l’innovazione del MIUR ha illustrato le principali linee guida del documento, che costituisce la prima sintesi delle attività che l’Italia potrà mettere in campo riguardo l’innovazione sociale. Il ministro Profumo ha affermato che in tema della gestione del potere l’Italia ha fallito e i pochi euro a disposizione dovranno essere utilizzati per attività “social” e per lo sviluppo tecnologico. D’altra parte l’innovazione sociale necessita di un aggiornamento continuo, per questo è stato messo in rete un wiki dove i diversi stakeholders potranno inserire i loro contributi.
Lo scorso anno sono stati selezionati diversi progetti sia nell’ambito delle quattro regioni di convergenza (Sicilia, Puglia, Calabria e Campania) sia a livello nazionale. Tutti progetti che sono stati promossi da giovani la cui età media non supera i 27 anni e che hanno come scopo l’innovazione della pubblica amministrazione, la salute e la scuola, ma anche il patrimonio culturale, l’ambiente e la mobilità.
Un processo dunque che parte dal basso e che sottolinea il ruolo sociale che il ministro Profumo attribuisce all’investimento in ricerca e che coinvolge coloro che più di tutti avvertono i problemi legati all’impasse economica e sociale in cui versa l’Italia.
Potete scaricare la SIA (Social Innovation Agenda) CLICCANDO QUI
