Lettera al M5S

ponte_tibetano

 

 

 

Ai cittadini, deputati ad essere onorevoli

Vito Crimi

Roberto Fico

Laura Castelli

 

Torino, 5 Aprile, 2013

 

 

Le nostre strade si sono intrecciate negli anni passati, vuoi per il lavoro fatto sul territorio torinese, vuoi per il nostro comune impegno a sostegno dei testimoni di giustizia.

Sono tra quelli che hanno rispetto per la vostra esperienza politica: condividiamo molto dell’esigenza di cambiamento.

Certo ci sono punti sui quali non siamo d’accordo e mi spaventa il mito della democrazia diretta, che mi pare la premessa per la liquidazione della democrazia stessa. E questo ha divaricato le nostre scelte politiche: io sono stato eletto alla Camera come indipendente, nelle liste del Partito Democratico.

Ciò posto vi scrivo per chiedervi una risposta alla domanda che ho cercato di far circolare attraverso la rete, con l’invenzione del “radio messaggio da Maceria”.

La coalizione Italia Bene Comune vi ha chiesto sostegno per varare un Governo di Cambiamento a partire da una precisa agenda di priorità.

Capisco che per voi sia inaccettabile la prospettiva di votare la fiducia, entrando in un Governo del genere. Ma non capisco perché sia altrettanto inaccettabile votare la fiducia, senza entrare nel Governo. Votare la fiducia per esercitare quella funzione di controllo e stimolo che rivendicate. Dare la fiducia ad un Governo non significa “mischiare il sangue”: la fiducia come la si da, la si toglie.

Se i patti fossero traditi, tutti a casa. Diversamente avremmo contribuito insieme a cambiare il Paese.

 

Grazie!

Cordialmente

 

Davide Mattiello

Cittadino, deputato ad essere onorevole