La speranza ha il vestito azzurro

Sono giorni molto difficili in Libano, dove è in corso una vera e propria persecuzione ai danni dei profughi siriani, nell’indifferenza generale. Operazione Colomba, che da anni lavora nei campi di frontiera tra Siria e Libano, ha lanciato un grido di allarme alla Comunità internazionale, perché intervenga prima che la situazione precipiti.

A partire da questo appello, abbiamo deciso di intervistare Alessandro Ciquera, volontario di Operazione Colomba, ma per noi – prima di tutto – compagno di strada, che ha cominciato la sua formazione sociale e politica nelle nostre organizzazioni: ACMOS, Libera Piemonte, Benvenuti in Italia, per poi portare il suo contributo lì dove c’è più bisogno, per abitare il conflitto in prima persona, senza sottrarsi.

Alessandro è il nostro sguardo su territori apparentemente lontani, ma che ci riguardano molto più da vicino di quanto pensiamo, perché nessuno si salva da solo, ma siamo tutti parte di un’umanità di cui dobbiamo sentirci responsabili.

Insieme a Marco Canta, Alessandro ha scritto “La speranza ha il vestito azzurro” edito a Effatà, con la prefazione di Don Luigi Ciotti: un’antologia di storie, come amano definirle gli stessi autori, che sono state raccontate loro in prima persona da uomini, donne e bambini incontrati tra Palestina, Siria, Libano e Torino, in oltre dieci anni di impegno. Nessuna di quelle parole è stata dimenticata e oggi rivive tra le pagine del libro.

<<Non ci sarebbe potuto essere il libro, senza l’incontro con persone che ci hanno raccontato la propria storia e le proprie speranze. Aprendosi con noi, senza mai perdere la dignità di vite che chiedono solo di essere vissute>> commenta Alessandro.

Quello di Alessandro e Marco, infatti, è un megafono, un riflettore puntato sulle vite, le sofferenze e i sogni di chi vive in contesti traumatici. Come in Palestina, dove la precarietà della quotidianità, si scontra con le persecuzioni nei territori occupati. In Siria, dove la vita di migliaia di persone è stata stravolta da un’ondata di sangue e violenza senza fine. In Libano, dove i profughi hanno cercato rifugio nella speranza, semplice, di poter continuare la propria esistenza, nonostante tutto. E infine in Italia, dove il sogno di un futuro migliore a volte tarda ad arrivare.

“La speranza ha il vestito azzurro” non offre facili soluzioni o interpretazioni politiche dei fatti, vuole solo raccontare le esperienze, talvolta traumatiche, altre volte di immensa forza, di persone che non sono modelli, eroi da emulare o di cui aver pietà. Perchè quello che dobbiamo davvero imparare dal libro è che quelle storie non sono “altro da noi”, ma esseri umani con tutti i limiti, le contraddizioni e le speranze di ciascuno di noi.

Puoi acquistare “La speranza ha il vestito azzurro” online, sul sito di Effatà edizioni (clicca qui).

Oppure, a Torino, presso Binaria – la libreria del Gruppo Abele, in via Sestriere 34.