Io, celiaco.

 

 

Non ci sono nato, mi è esploso ad un certo punto, come una ribellione. Cresci pensando che non ci sia niente di più buono del pane e poi scopri che ti può uccidere. E’ una rivoluzione copernicana: da quel momento ti muovi guardingo e sospetti di ogni tovaglia e di qualunque insaccato. Però ne vieni fuori anche con una convinzione inaudita: ogni cosa può cambiare. Se il pane da buono può diventare veleno, allora anche il male può diventare riscatto, la prigione, liberazione, la solitudine, compagnia, l’impotenza, movimento, la sconfitta, vittoria. Sono grato alla mia parte intollerante!

Celiaci di tutto il Mondo, uniamoci! Perché ci sia cibo buono per tutti. Perché le differenze siano un valore e come tali siano riconosciute e tutelate.