Protocollo Arance Frigie: il nostro bilancio

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Lo scorso anno, il 13 febbraio 2015, è stato firmato il “Protocollo Arance Frigie”. Sottoscritto presso gli uffici della Prefettura di Torino dal Comune di Ivrea dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, l’Associazione degli Aranceri, Libera Piemonte e Benvenuti in Italia, il Protocollo ha lo scopo di rendere trasparenti e verificabili i dati salienti relativi alla produzione e al trasporto delle arance utilizzate nella battaglia del Carnevale e quest’anno è stato finalmente applicato alla manifestazione. Si tratta di una forma di deterrenza allo sfruttamento bracciantile nelle nostre campagne.

 

Il Protocollo fu proposto nel 2014 proprio dalla Fondazione Benvenuti in Italia, e finalmente firmato l’anno successivo. Esso arriva come risultato di un percorso che la Fondazione iniziò con Yvan Sagnet, interessandosi al fenomeno del caporalato. Nel corso degli anni successivi, il tentativo di prevenire e contrastare il fenomeno ha avuto diverse fasi, tra le quali, da ultimo, la scrittura di un Quaderno dal titolo “Contrastare il caporalato”, Atti del convegno tenutosi a Montecitorio a novembre sullo stesso tema.

 

 

Ma torniamo al Carnevale di Ivrea. Cosa prevede il Protocollo? In esso è scritto che le associazioni degli aranceri devono richiedere ai fornitori delle arance (quindi produttori, intermediari e trasportatori) per il carnevale alcuni documenti: l’autocertificazione antimafia; il DURC in corso di validità; il bilancio degli ultimi 3 anni e la visura camerale. Tali documenti, da inviare al Comune di Ivrea, vengono poi trasmessi alla Prefettura, che si occupa di inoltrarli alle autorità competenti. La mancata trasmissione dei documenti impegna le Associazioni a servirsi presso altri fornitori.

Le parole di questo Protocollo sono diventate, allo Storico Carnevale di Ivrea del 2016, perlopiù realtà: occorre infatti migliorare, per la prossima edizione, tempistica e modalità di invio della documentazione, arrivata in Prefettura con poco margine di anticipo rispetto all’evento, e che dovrebbe arrivare prima al Comune di Ivrea e poi essere trasmesso alla Prefettura.

Auspicando per il prossimo anno una piena realizzazione del Protocollo, possiamo dirci perlopiù soddisfatti per l’anno in corso. Ci sarà a breve un incontro tra tutte le realtà firmatarie del Protocollo per fare il punto sull’anno appena passato, rilanciando sul prossimo, e per valutare come proseguire il cammino iniziato il 13 febbraio 2015.