L’analisi del voto di Davide Mattiello sulle primarie di Torino

Perchè Torino è Torino.

E chi in queste settimane ha cercato il bene della Città e non di mettersi strumentalmente in mostra,
lo aveva capito.
Servire la Città e non servirsi della Città: questa la sintesi che premia i vincitori delle primarie.
Senz’altro Piero Fassino: ha convinto la sua competenza, la sua volontà di mettere a capitale le
relazioni nazionali e internazionali, la scelta di rappresentare la cerniera tra il prima e il poi.
L’hanno capito anche i feroci “rottamatori” torinesi, come Roberto Tricarico e Ilda Curti che
intelligentemente si sono messi a fare squadra.
Ma vince anche Gian Guido Passoni, che incarna una buona affermazione delle sensibilità altre
da quelle del PD in uno spirito di concorrenza e coerenza con quanto fatto dalla precedente
amministrazione.
Ed è proprio questo il punto: Torino è Torino, una città nella quale il centro sinistra ha governato
bene per quasi vent’anni. C’è senz’altro bisogno di innovazione e ricambio del gruppo dirigente,
perchè è fisiologico e giusto immettere energie nuove in un processo consolidato, ma non c’è
bisogno di toni da “resa dei conti”.
Come si dice qui: esageruma nen!
Benvenuti in Italia ha tenuto con lealtà la propria posizione: siamo convinti che il futuro Sindaco di
Torino abbia bisogno di buone idee e consenso sociale per governare davvero i processi in una città
che vivrà senz’altro momenti difficili, ma che ha dimostrato di avere un patrimonio confortante di
intelligenze e di passioni.
Avanti!

Davide Mattiello
Benvenuti in Italia