L’appello dell’Associazione Venaria punto e a capo

AGIRE NEL RISPETTO DELLA LEGALITÀ

A causa del continuo verificarsi di fatti di corruzione che vedono coinvolti politici, imprenditori,
professionisti, calciatori (i cosiddetti “colletti bianchi”), per tangenti, truffe, collusione con la criminalità
organizzata, evasione fiscale, ecc., assistiamo impotenti ad un quadro veramente desolante
di fronte al quale la nausea dei cittadini onesti monta.
Non possiamo pensare che solo la magistratura possa risolvere questi problemi. Ad essa esprimiamo
tutta la nostra solidarietà per il lavoro che sta svolgendo nel contrastare e perseguire reati
ed organizzazioni criminali, troppo spesso con risorse, mezzi e uomini limitati.
Noi non siamo né giudici né poliziotti, siamo cittadini preoccupati per la dimensione e la portata
che questi fenomeni stanno assumendo soprattutto per quanto riguarda la politica. Riportiamo le
significative parole che il pentito di camorra Maurizio Prestieri ha detto a Roberto Saviano in
un’intervista pubblicata qualche tempo fa su Repubblica:
“La camorra gestisce migliaia e migliaia di voti. Più la gente si allontana dalla politica, più sente
che sono tutti uguali e tutti incapaci, più noi riusciamo a comprare voti.”
Per questo invitiamo tutti, a cominciare dalle forze politiche e sociali, ma anche i semplici cittadini,
a vigilare per fermare e contrastare queste pratiche che rappresentano costi elevati per la collettività
in quanto trasferiscono in modo illegale nelle mani di pochi risorse che appartengono a tutti,
che dovrebbero servire per finanziare servizi sociali, opere pubbliche, lo sviluppo equo e solidale.
Il risveglio civico di questi ultimi mesi nel nostro paese, durante i quali abbiamo assistito alle manifestazioni
di febbraio, ai risultati delle amministrative e dei referendum, lascia ben sperare che dal
basso si stia muovendo qualcosa, che molti, anche al di fuori dei partiti, stanno cercando di far
sentire la propria voce. Auspichiamo che tale indignazione diventi politica, che cambi le cose e le
coscienze, che serva ad isolare socialmente e politicamente coloro che non perseguono la realizzazione
del bene comune e per questo facciamo nostra l’espressione di Don Milani:
“A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”