BIT OLTRE LA CRESCITA

BIT OLTRE LA CRESCITA – Il nuovo filone di lavoro della Fondazione Benvenuti in Italia

Nasce BIT OLTRE LA CRESCITA! Dal 2011, la Fondazione Benvenuti in Italia agisce per rafforzare la cultura democratica e la democrazia, e riteniamo che la riflessione su economia e democrazia, e su cosa c’è oltre la crescita, abbia molto da offrire alla politica di area progressista.

bit oltre la crescita

Democrazia ed economia

Il capitalismo, caratteristica dell’attuale sistema economico così prevalente da poterla usare per nominarlo, prevede che il peso maggiore nelle decisioni economiche stia in mano a chi possiede capitali: una ristretta cerchia che storicamente, salvo rare eccezioni, ha avuto e ha come obiettivo ultimo massimizzare il profitto e accumulare altro capitale.

Questo, unito al fatto che le disuguaglianze monetarie prodotte si traducono in disuguaglianze di potere, ci porta ad affermare che un tale sistema orientato all’accumulazione sperequata e senza efficaci limiti costituisca oggi una seria minaccia alla tenuta democratica delle nostre società e sia pure contrario all’utilità sociale tutelata dagli articoli 41 e 42 della costituzione italiana, in quanto crea e rafforza disuguaglianze, indebolisce il tessuto sociale e lascia indietro le persone più marginalizzate e con poco accesso alle risorse.
Il nuovo filone di lavoro e impegno della Fondazione Benvenuti in Italia nasce dagli stimoli degli studi accademici di Daniele Vico, membro del nostro comitato scientifico, dall’impegno di Simone Poté, membro del comitato advocacy, e dalla profonda riflessione sulla democrazia e il suo rapporto con l’economia.

PIL e non sostenibilità del sistema

Un aspetto importante della riflessione sulla democrazia, l’economia e la post-crescita è quella sul PIL – il prodotto interno lordo di un paese – e la sua correlazione con il benessere delle cittadine e dei cittadini. 

Siamo cresciute e cresciuti credendo che la crescita sia positiva a priori, e perseguibile in eterno. A livello culturale è difficile ripensare tale paradigma. Puntare sulla crescita infinita a livello politico e sociale, però, ci porta a pensare che le risorse a nostra disposizione e che dobbiamo spartirci siano infinite, e a posticipare la riflessione su come invece le risorse limitate vengono oggi ripartite fra le persone. 

Inoltre, ad oggi, nessuna economia è mai riuscita a crescere riducendo al tempo stesso, in maniera sufficiente e duratura, la pressione sugli ecosistemi naturali. Non riconoscerlo ci porta ad ignorare gli effetti della crisi climatica e a trascurare il benessere delle persone.

Nonostante questo, l’aumento del PIL rimane ancora il principale indicatore con il quale viene misurato il successo di un governo e il benessere di un paese.

Culturalmente tendiamo a sovrapporre i concetti di crescita e progresso: sarebbe utile invece svincolarli l’uno dall’altro, e associare l’idea di progresso e benessere ad un paradigma economico che abbia la giustizia sociale e ambientale come obiettivi primari.

Intersezionalità

Riteniamo che in questo percorso sia necessario tenere sempre a mente l’intersezionalità delle battaglie e delle questioni sociali e riconosciamo che le ingiustizie che colpiscono i singoli e le singole si intersecano creando ulteriori violenze, disparità e disuguaglianze.

Riteniamo che questa riflessione abbia molto da offrire alla politica di area progressista, a partire dalla ridefinizione del concetto stesso di progresso. Vogliamo che nessuna persona rimanga indietro!

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