Crollo dell’Università di Cagliari Nè “miracoli”, nè “tragiche fatalità”, ci vogliono scuole sicure

Immagine del crollo dell'università di cagliari

Il Fondo Vito Scafidi commenta la notizia e auspica che il nuovo Governo investa sulla sicurezza delle scuole

Ieri, martedì 18 ottobre 2022, alle ore 21,50 circa i vigili del fuoco sono intervenuti per un crollo che ha investito un edificio dell’Università di Cagliari. Vista l’ora in cui è avvenuto il cedimento non si sono registrati né feriti, né morti: si parla pertanto di un “miracolo”.

Il Fondo Vito Scafidi, Fondo della Fondazione Benvenuti in Italia per la sicurezza a scuola, commenta l’accaduto insistendo sul fatto che non si può parlare di “miracoli” quando solo il caso ha impedito che tra quelle mura non ci fossero studenti. Allo stesso modo non si tratta di “tragiche fatalità” quando sotto le macerie qualcuno resta ferito o muore. È il caso del crollo della casa dello studente de L’Aquila nel 2009, dove morirono 8 giovani; della scuola di San Giuliano di Puglia (CB) nel 2012, che spezzò la vita di 27 bambini e una maestra; di Rivoli (TO) nel 2008, dove il crollo di un controsoffitto costò la vita a Vito Scafidi.

“Tra poco più di un mese ci ritroveremo per celebrare la Giornata nazionale per la sicurezza delle scuole, un appuntamento fissato nel 22 novembre dalla legge 107/2015, giorno in cui morì Vito Scafidi. – Dichiarano le responsabili del Fondo – Quel giorno la morte di Vito venne etichettata come “tragica fatalità”, ma il processo ha delineato responsabilità precise nella filiera dei controlli.”

Non esistono “miracoli” né “tragiche fatalità”. È necessaria la volontà politica di investire sulla scuola, con continuità e risorse dedicate.

Per questa ragione la Fondazione chiederà anche al nuovo Governo, come fatto dal 2008 ad oggi, di mettere la sicurezza scolastica tra le proprie priorità.

Perché la Scuola è un diritto, la Vita anche.