Crollano le urgenze

Francesca Rispoli – Si è svolta mercoledì 29 la riunione presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sul tema del diritto allo studio.

 Tra i temi all’ordine del giorno c’era anche quello dell’edilizia scolastica, già trattato in una riunione di circa due settimane fa.

Anche in questa occasione la presenza di Libera era congiunta a quella di Cinzia Caggiano, mamma di Vito Scafidi e donna che sta portando avanti una battaglia quotidiana sulla sicurezza nelle scuole.

Dopo il crollo del Darwin il 22 novembre 2008 infatti Cinzia ha saputo trasformare l’immenso dolore per la morte del figlio in un impegno per tutti gli studenti, affinché non avvenga più ciò che è successo a Rivoli.

 Seguiamo da allora le evoluzioni dei provvedimenti per la messa in sicurezza delle scuole e in particolare da quando nel 2010 sono stati stanziati 1000 milioni di euro dal CIPE.

Questi milioni però per molti mesi sono rimasti sotto traccia e noi abbiamo cercato attraverso un paziente lavoro di ricerca di capire dove siano finiti.

Finalmente con la riunione del 29 febbraio siamo riusciti a fare chiarezza su alcuni dati.

Il primo stanziamento, di 380 milioni di euro, doveva bastare per fare i primi 1700 interventi. Successivamente altri 300 sono stati destinati a L’Aquila.

Poi c’è stata un’ulteriore delibera del Cipe che prevedeva altre centinaia di interventi.

Ma la verità è che in cassa non c’era la copertura neanche per la prima delibera: infatti erano disponibili solo 180 milioni di euro, che sono serviti per avviare le prime 700 convenzioni, per le prime 700 ristrutturazioni.

Ora con una delibera di febbraio 2012 pare essersi sbloccata anche la seconda parte della prima tranche, quindi dei primi 1700 interventi ritenuti i più urgenti. Ma nel frattempo sono passati 2 anni e i lavori sono pressoché fermi.

Cinzia Caggiano, a proposito della riunione ha affermato “Abbiamo parlato di edilizia scolastica, e giudico positivamente il fatto che si siano costituite delle reti di studenti che si occupano direttamente ed attivamente di edilizia scolastica.

Voglio avere delle risposte che siano precise e circostanziate.

Oggi siamo riusciti ad avere qualche informazione in più sui Fondi Cipe.”

Insomma, anche se sicuramente il Ministro Profumo ha dimostrato una attenzione particolare verso questo tema e si sta ragionando anche di come costruire le scuole per renderle adatte a un nuovo modello di didattica, la strada è ancora molto lunga e non esiste ad oggi neanche l’anagrafe dell’edilizia scolastica, voluto come primo segnale dal Ministro Gelmini, dopo il crollo del Darwin.