Edilizia scolastica

Un articolo di Valentina Ciappina 

Cittadinanzattiva quest’anno presenta il decimo rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici. I dati riguardanti il degrado scolastico, pare non siano migliorati rispetto agli anni precedenti.
Solo un quarto delle scuole è in regola con tutte le norme di sicurezza.
Se poi si analizzano i dati nel dettaglio, lo sconforto aumenta: i certificati di agibilità statica, quello di agibilità igienico-sanitaria e quello di prevenzione incendi sono presenti solo nel 24% delle scuole.
Lo stato di manutenzione è totalmente inadeguato. Le aule degli studenti sono un costante pericolo: intonaco che si stacca, muffe, infiltrazioni d’acqua.
Pochissime scuole possono godere di una palestra interna, i cortili spesso vengono utilizzati come parcheggi, i laboratori sono diventati un lusso per pochi.
A questo bisogna aggiungere le numerose barriere architettoniche che rendono difficile la vita e talvolta impossibile e poco dignitosa, ai 191.037 studenti disabili inseriti nelle nostre scuole.
Eppure se pensiamo alla giurisprudenza Italiana e quella internazionale, in entrambe troviamo tra le priorità proprio i diritti dei giovani allo studio e dunque alla scuola. Nella relazione infatti vengono riportati:
L’articolo 3 della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
del 1989, e sottoscritta da 90 Stati, tra cui l’Italia (1991), che al terzo comma recita:
“Gli Stati vigilano affinché il funzionamento di istituzioni, servizi, istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell’ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l’esistenza di un adeguato controllo” .
Inoltre gli articoli 23 “Diritti dei bambini e ragazzi con disabilità”, 25 “Diritto alla cura”,  31 “Diritto al gioco e al tempo libero”, 24 “Diritto all’informazione”.

 Tutti articoli vuoti, che non tutelano dei diritti ma ricordano ogni giorno quello che viene disatteso.
Cittadinanzattiva nel presentare la sua relazione fa alcune richieste :

 – il completamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica nominativa e pubblica,intesa come lista delle urgenze, che indichi, scuola per scuola, qual è lo stato di sicurezza dell’edificio, quali gli interventi necessari e i fondi necessari per gli stessi;
 – che la piccola manutenzione venga affidata direttamente alle scuole;
 – l’8xmille alla scuola italiana (proposta di Benvenuti in Italia)
 – Fondi certi e programmazione quinquennale degli interventi
– Rivedere l’art.64 della legge 133/2008 che ha consentito l’innalzamento del numero di alunni per classe. Nelle attuali condizioni in cui versano, le nostre scuole non possono garantire la sicurezza di classi così numerose.
Proposte concrete che lo Stato paradossalmente non dovrebbe accogliere. Perché non rappresentano nulla di nuovo, ma chiedono semplicemente quello che è Suo dovere fare: rispettare le regole che egli stesso si è dato. Ma siamo ancora molto lontani dal garantire a ogni studente un posto sicuro in cui esercitare il proprio diritto allo studio.