Omaggio a Danilo Dolci

10/12/2011 | 
21:00 | 
Teatro Le Serre, Via Tiziano Lancia, 31 Grugliasco (TO)

 

Per ragioni tecniche lo spettacolo del 10 dicemebre sarà al Teatro Perempruner e non più alle Serre.

 

Abbiamo bisogno di esempi positivi, abbiamo bisogno di recuperare quelle orme, spesso leggere, che hanno saputo concretamente cambiare storie e destini, che hanno reso più bello, più vivibile, più civile, questo nostro paese, abbiamo bisogno di raccontare quei seminatori di democrazia che senza clamore, cocciutamente, pagando spesso, prezzi altissimi, hanno indicato  la via. Danilo Dolci è senza dubbio uno di questi seminatori.
Si trasferisce in Sicilia, negli anni cinquanta e di fronte alle condizioni terribili di gran parte della popolazione compie una scelta radicale, decide di condividerne il destino per trovare insieme ai diseredati, ai “banditi” la strada del riscatto e della conquista di una vita dignitosa e libera. “La via presa da Dolci è insolita e singolarissima: è stata la via del non accettare la distinzione tra il predicare e l’agire, un esempio tale da meritare da parte di tutti – senza distinzione di partiti o di ideologie – il più devoto rispetto” (Norberto Bobbio).
Dal nord al sud, dove morì, tra la sua gente, “italiano tra italiani”, con un lascito di opere realizzate, come la diga sullo Jato, di scritti di pedagogia, di inchieste, poesie, testimonianze, patrimonio immenso di fatti, legami, affetti, trasformazioni, troppo poco conosciuto per il suo straordinario valore.
Il Ghandi italiano aveva raccolto attorno alla sua esperienza una realtà composita e unica: braccianti, pescatori, poverissimi, disoccupati, volontari, intellettuali, artisti italiani e stranieri, convinto della necessità di abbattere steccati artificiali e dannosi, per ritrovarsi cittadini del mondo e creature dell’universo in ascolto e aiuto gli uni degli altri.
L’omaggio appassionato e affettuoso che la nostra compagnia intende dedicargli, non nasce per caso. Lo dobbiamo all’intuizione importante di Gian Carlo Caselli, che dopo aver visto il nostro spettacolo “Picciridda” dedicato alla testimone di giustizia Rita Atria, ci invitò a immaginare qualcosa sulla figura di Danilo Dolci.
Affrontare questa storia è del resto nelle corde di “Orme” Scuola di Teatro e Impegno Civile, che ha, non a caso, la sua sede presso la fabbrica delle E di Don Ciotti, e che lavora fianco a fianco con le Associazioni Libera e Acmos sui temi della legalità e della cittadinanza.
Affrontare questa storia è nelle corde del Gruppo Teatro Camaleonte, che nasce a Grugliasco due anni fa all’interno del progetto di formazione territoriale della compagnia Viartisti, e che partecipa attivamente ai progetti di Teatrimpegnocivile, cartellone del Teatro Comunale Perempruner di Grugliasco.

Lo spettacolo
La scena è vuota: solo corde gettate per terra, corde da lavoro, corde che legano destini e storie, corde lanciate nel tempo, e un coro di donne e uomini: è il coro dei cittadini, è la comunità dei poveri cristi, è la schiera dei volontari accorsi attorno alla sua comunità “Borgo di Dio”, che evoca, racconta, incarna la storia di Dolci. Due violini, suonati dal vivo, saranno il cuore pulsante dello spettacolo.

Testi di Danilo Dolci e di Norberto Bobbio, Piero Calamandrei, Carlo Levi
elaborazione drammaturgica, frammenti poetici e regia Pietra Selva
aiuto regia Rita Cerevico
in scena Gruppo Orme e Gruppo Camaleonte
al violino Nadia Bertuglia e Teodora Gapik
luci di Andrea Casa
Compagnia Viartisti e Gruppo Orme

 

Per informazioni e prenotazioni:

 

Viartisti Teatro

c/o Teatro Perempruner, Piazza Matteotti 39, Grugliasco (TO)

Lun. Ven. ore 10,00/13,00 – Tel. 011-787780 … 011-7808717