Il 26 giugno del 1983, Bruno Caccia viene assassinato in via Sommacampagna a Torino, a pochi metri dalla sua abitazione.
Procuratore Capo di Torino è stato assassinato per volere della ‘ndrangheta, su mandato di Domenico Belfiore, al vertice della malavita calabrese sotto la Mole. Rocco Schirripa, uno dei soggetti che hanno preso parte all’omicidio, è stato condannato all’ergastolo, in primo grado, nel 2017.
La piena verità attorno all’omicidio dell’unico magistrato assassinato dalle mafie nel nord Italia non è ancora stata raggiunta.
Per ricordare il sacrificio e gli insegnamenti di Bruno Caccia, Libera e UDU Torino, insieme alla famiglia, hanno organizzato una commemorazione al Campus Luigi Einaudi.
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