Verso il 22 febbraio a Roma

 

La storia della mafia e delle associazioni segrete in Italia arriva da lontano: l’82 e il ’92 furono, rispettivamente, due momenti chiave della storia italiana.

Le vicende della cosiddetta P2 segnarono infatti un primo importante momento per la presa di coscienza della presenza di organizzazioni che chiedevano una fedeltà, giurata, in contrasto con l’esercizio della funzione pubblica.

 Nel ’92, poi, la mafia attaccò frontalmente lo Stato: le stragi di Palermo restituirono all’Italia un’immagine della mafia destinata a durare, ma non per sempre. A 25 anni di distanza, cosa possiamo dire dell’evolversi del fenomeno mafioso? Nonostante i tanti passi avanti nel contrasto a questo fenomeno, cosa possiamo ancora fare?

 


Oggi siamo infatti di fronte ad un’evoluzione del fenomeno mafioso, ma anche all’emergere di nuove organizzazioni, non assimilabili alla mafia tradizionale ma a essa simili sotto alcuni punti di vista. Tali associazioni si fondano sulla forza intimidatrice del vincolo associativo.

 

 

 

Che fare, dunque? Sarebbe possibile riformare la Legge Anselmi per renderla più adatta al contrasto delle masso-mafie? Come tenere fuori dalla pubblica amministrazione chi è vincolato all’obbedienza da associazioni massoniche, segrete e non?

 

 

 

Ne parliamo a Roma il 22 febbraio, dalle 10 alle 13, presso la Sala Aldo Moro di Montecitorio. Stay tuned!