Strade e fili

Strade

Perchè l’estate non sia la vendemmia del diavolo è necessario riposare la mente senza dimenticare il proprio ruolo, la propria strada.

Così deve aver pensato e fatto Davide Mattiello nel corso di questa estate scandita dalle solite  miopi polemiche politiche da ombrellone, un’estate che ancora una volta ha visto al centro un nome, quello di Silvio Berlusconi, che non accenna a spostarsi verso i margini della vita politica italiana. Non lo ferma l’anagrafe, non lo ferma la condanna che la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva.

«Ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo».

Questa la motivazione della sentenza che, ci auguravamo, avrebbe messo la parola fine a una vicenda lunga vent’anni.

Pare non basti. Oltre alla levata di scudi (Qualcuno l’ha definita ovvia. Perchè ovvia? La Legalità per la destra italiana è un concetto derubricato?) di tutto il pdl (che a breve tornerà a chiamarsi, inspiegabilmente, Forza Italia), molti parlano di mantenimento dell’agibilità politica del Cavaliere perchè non si può condannare chi ha ottenuto dieci milioni di voti.

Ombrelloni, spiagge e bar in cui la chiacchiera agostana discute sul Berlusconi dentro o Berlusconi fuori, mentre il Paese va letteralmente affondando secondo quella legge del piano inclinato che, questa sì, viene inesorabilmente applicata.

Intanto in Germania, l’ombelico della nostra (si può ancora dire) Europa, tra poco si voterà e vedremo quanto le politiche di austerity della Cancelliera Merkel avranno pagato sul fronte politico/elettorale

Intanto in Siria, gas, morti a cataste, arriva la guerra. Un’altra.

Agosto è finito, e Davide Mattiello ha percorso migliaia di chilometri (non che non fosse abituato.. ) su invito di associazioni e di feste di partito che hanno chiesto la sua testimonianza su ciò che sta accadendo dentro il nostro Parlamento. E fuori.

Condofuri, La Spezia, Ascoli Piceno,  domani 5 settembre a Fondi ospite del TiltCamp, il 6 sarà a Ferrara con Giovanni Fasanella, autore del Libro ‘Una lunga trattativa’. E poi ancora l’8 settembre (!) a Modena e il 10 a Reggio Emilia per Festareggio, quindi il 20 settembre ad Aprilia.

Qual è il fil rouge che tiene legati questi incontri, questo viaggio estivo? Non ce n’è uno solo, ma tanti, così come tanti sono i temi che Benvenuti in Italia presidia ogni giorno: la legalità, la salvaguardia dei testimoni di Giustizia, la sicurezza scolastica, il ripristino della legalità amministrativa nella nostra Regione, il Piemonte…

E poi: la trattativa Stato/mafia.

Che non se ne senta più parlare è un vulnus. Un grave atto di irresponsabilità commesso da parte di quelloi che stanno scegliendo deliberatamente di non spostare il focus su questo argomento cardine.

Perchè la trattativa è davvero il cardine di quella ‘pacificazione’ che dal nostro punto di vista non potrà mai avere luogo se non dopo l’assunzione di responsabilità da parte di chi ha stretto patti scellerati con la mafia.

Uscirne gratis senza passare dal via non è opzione che Davide Mattiello e Benvenuti in Italia prenderanno in considerazione.

Sono tanti i temi che vengono trattati nel corso degli incontri alle feste del PD, in tutta Italia; sappiamo che là dove è stato invitato Davide ha portato la sua testimonianza e le sue idee, con il consueto impegno.

Sappiamo che continuerà così.