Sicurezza scolastica…

Un articolo di Valentina Ciappina – E’ stato presentato il XII rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi. I dati emersi, purtroppo, non sono dei più confortanti.

Il piano nazionale di messa in sicurezza degli edifici scolastici pare essere un obiettivo ancora lontano da raggiungere. Quasi il 60% degli edifici è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, quasi la metà non possiede le certificazioni di agibilità, il 32,42% delle strutture si trova in aree a rischio sismico e un 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico. Questi solo alcuni dati su cui vale la pena riflettere. E che sicuramente alla luce dei disastri ambientali degli ultimi anni, e del sempre più alto numero di morti, generano maggior preoccupazione. Ma l’attenzione dovrebbe ricadere anche su quei finanziamenti stanziati di cui si è perso traccia, come i 400 milioni dei fondi FAS (Fondi per le aree sottoutilizzate) per le aree di convergenza, o i finanziamenti dati per certi del Fondo Cipe, di cui sono arrivati ai comuni solo una piccola parte.

Una proposta per sovvenzionare la sicurezza nelle scuole, pare però partire dal comune di Torino e per la precisione dalla Commissione per la legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta dal consigliere Pd, Roberto Tricarico. Segno del fatto che non ci si vuole arrendere a dati disastrosi sui finanziamenti ma si esprime la volontà di reagire per trovare soluzioni reali e trasparenti al problema. La commissione, su proposta dello stesso presidente, ha deciso di chiedere all’Amministrazione comunale di vincolare il risarcimento dei danni, che dal processo Minotauro in corso potrà andare alla città in quanto parte civile. Quel denaro proveniente dalla ‘ndrangheta andrà al risanamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Tricarico, nel motivare la proposta avanzata, afferma “Bisogna riconoscere l’istruzione come primo presidio di legalità”