Scuole Sicure: manifestazione a Novara

Manifestazione studentesca di sensibilizzazione e protesta per lo stato degli edifici scolastici a Novara e in Italia

 

(Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dagli studenti delle scuole superiori di Novara)
La situazione straordinaria della chiusura delle scuole di Messina e il crollo del ponte Morandi ci interrogano ulteriormente su quale sia lo stato delle strutture della nostra città: gli edifici pubblici, e in particolare le scuole, devono poter garantire la sicurezza di chi ne fruisce quotidianamente. Vengono ormai date per scontate situazioni di rischio che andrebbero invece affrontate con scrupolo. La sicurezza e la stabilità delle strutture dovrebbero infatti stare al primo posto e sono un diritto imprescindibile per tutti.
Noi studenti riteniamo che la scuola sia luogo cardine della crescita personale, e che oltre all’apprendimento debba promuovere e valorizzare soprattutto l’incontro e lo scambio di idee. Infatti solo la scuola può formare cittadini e cittadine civili e responsabili, con pensiero critico e intraprendenza e non burattini influenzabili da chiunque. È importante quindi che le strutture scolastiche non solo siano sicure, ma funzionali al raggiungimento di tale scopo.
Per questo il 28 settembre scendiamo in piazza chiedendo una maggior chiarezza sugli interventi programmati e da programmare in tema di edilizia scolastica, chiarezza che non si limiti a parole di circostanza ma che a partire da oggi si eserciti con costanza. Parallelamente chiediamo interventi seri nelle scuole a fronte di una situazione critica: l’ampliamento dei progetti formativi, la messa in sicurezza delle scuole e la riforma di un sistema obsoleto, da adeguare invece alla società di oggi, dovrebbero avere una parte importante nei programmi di investimento del governo, a partire dalla legge di bilancio che verrà presentata nelle prossime settimane.
Vorremmo infine che questa manifestazione non sia un evento fine a se stesso, ma che possa essere di stimolo per ciascuno, a partire da noi studenti. Dobbiamo tutti sviluppare un comportamento più rispettoso e attento verso gli enti e le strutture di pubblica utilità: partendo dai piccoli gesti si ha l’opportunità di partecipare attivamente al bene della comunità, ed è questo il concetto vero di libertà.
Ascoltare le voci di studenti, autorità e di chi da anni si batte su questo fronte, manifestare il proprio impegno per la causa e partecipare a un dibattito tanto attuale sono atti di responsabilità. È necessario che tutti collaborino per proposte costruttive che esulino dalla polemica e dalle logiche di partito ma puntino piuttosto al bene comune e soprattutto lascino da parte l’indifferenza, infatti:
“​Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita” (​ A. Gramsci)​.