Le parole di Davide Mattiello, relatore alla Camera del testo di riforma sui Testimoni di Giustizia che adesso rischia di saltare al Senato dopo essere stato finalmente calendarizzato:
“Rischia di saltare dal programma dei lavori del Senato, dopo oltre quattro anni di lavoro e nonostante il consenso unanime delle forze politiche su una riforma attesa da 25 anni, che riconosce piena dignità ai cittadini onesti che a causa delle denunce che fanno si espongono ad un rischio altissimo per la propria vita e la vita dei propri famigliari. Nel merito dei provvedimenti di cui alcuni gruppi stanno chiedendo l’anticipazione nemmeno entro: alcuni come lo Ius Soli sono fondamentali e mi hanno visto sempre in prima linea. Qui la questione non è il merito dei provvedimenti ma il senso che deve avere il Parlamento: deve servire a fare leggi su cui ci sono i numeri o deve servire a fare campagna elettorale, trasformando gli ultimi giorni di attività in una girandola di fuochi d’artificio? Quest’ultima ipotesi è semplicemente immorale. Possibile che il Presidente Grasso non la contrasti?”
Lancia un nuovo appello affinchè prevalga il buon senso anche Don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le Mafie, che in una nota afferma:
“È necessario che la proposta di legge di riforma della normativa in materia di testimoni di giustizia venga approvata in fretta, entro la fine di questa legislatura. I testimoni di giustizia sono portatori di verità, persone che mettono in gioco se stesse, la propria dignità , la propria vita e quella dei loro familiari per un interesse collettivo, per il bene comune del nostro Paese contribuendo a cercare verità e a costruire giustizia. La loro è una scelta etica che la politica, le istituzioni e tutti noi cittadini dobbiamo non solo riconoscere e ammirare ma sostenere. Si faccia in fretta, si approvi la legge. Lo dobbiamo a loro, ai testimoni di giustizia”.