Lettera a Cota

Presidente Cota,

lei deve dimettersi. E’ meglio per tutti. Anche per Lei.

Michele Giovine è stato condannato oggi in Appello per le firme false a sostegno della presentazione della lista “Pensionati”. Certo potrà fare ricorso in Cassazione, ma la conferma della condanna in Appello cristallizza il fatto: il reato è stato commesso.

Ora siamo in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato che potrebbe annullare le elezioni regionali piemontesi.

Ma prima che questo accada, sarebbe meglio si dimettesse.

Il nostro Paese sta attraversando una crisi gravissima, che è prima di tutto crisi di fiducia nelle Istituzioni. Quando i cittadini non hanno più fiducia nelle Istituzioni, la democrazia è come un sacco sfondato: non tiene più niente. Le Istituzioni hanno in gran parte perso la fiducia dei cittadini perchè hanno abituato al cattivo esempio, alla spudoratezza, all’oscenità.

Ci vuole un “fermo corsa”.

In uno Stato di diritto il “fermo corsa” è uno e semplicissimo: il principio di legalità.

Ciò che è contrario alla legge è sbagliato e qualora si pensasse che ad essere sbagliata sia una legge, non resterebbe che modificarla attraverso l’azione politica. Tertium non datur.

Ora nel caso di specie, si invoca l’argomento della “maggioritaria volontà dell’elettorato” che si sarebbe comunque espressa a favore suo, per sostenere che se pure irregolarità ci sono state nelle procedure elettorali, queste dovrebbero passare in secondo piano di fronte alla manifestazione chiara della volontà popolare. Abbia pazienza, Presidente, ma così si sfascia la democrazia. Ancora di più. Sono almeno vent’anni che ci sentiamo dire che la maggioranza ha ragione, perchè è maggioranza, anche quando calpesta la legge: basta!

La regola base dello Stato di diritto è facile: chi rompe paga e i cocci sono suoi.

Le regole sono state infrante  nel momento esiziale della vita democratica: il processo elettorale.

Torniamo a votare e se è vero che avete la maggioranza, tornerete e vincere.

 

 

Davide Mattiello

Presidente Fondazione Benvenuti in Italia

Torino,

22 Maggio 2012