Giovine, slitta la sentenza La difesa chiede l’assoluzione

Slitta ancora la sentenza, prevista tra ieri e oggi, sulle firme false che sarebbero state raccolte per la lista Pensionati per Cota alle ultime elezioni regionali del Piemonte.

Imputati il consigliere regionale Michele Giovine e suo padre Carlo. Al termine della seduta di stamani il dibattimento è stato rinviato al prossimo 21 giugno e non è detto che la sentenza possa essere pronunciata in quella data.

Oggi hanno parlato i difensori, poi nuovamente l’accusa e le parti civili per le controrepliche. Secondo l’avvocato Cesare Zaccone, legale di Michele Giovine, «il caso delle false firme non esiste in quanto il mio cliente non era un pubblico ufficiale, trovandosi al di fuori del Comune in cui era consigliere». Per il pm Patrizia Caputo, invece, «una cosa è certa: non sappiamo dove i falsi sono stati fatti, ma siamo sicuri che questi siano avvenuti»