PD: voce under 30

 
  • Quali sono i motivi che ti hanno spinto a candidarti?
Ho iniziato l’attività politica a seguito della mie esperiena in Francia nel 2007 e 2008: da come era visto da lì il berusconismo ho capito che bisognava mettersi in gioco in prima persona. Come giovanile del PD siamo cresciuti e abbiamo pespensatonato che adesso dovevamo partecipare anche noi a questa competizione per dare un contributo dal punto di vista politico e anche generazionale. La mia candidatura è a servizio del gruppo con cui ho sempre lavorato, la giovanile del PD.
  • Cosa ne pensi di Pino Masciari in Parlamento? 
Come giovanile abbiamo sostenuto l’appello di Benvenuti in Italia per inserire Pino nei listino bloccato riservato alla società civile. Lo abbiamo fatto convintamente e gli siamo vicini. Il rispetto della legalità è ua priorità e da amministratori sappiamo che è la base per ogni buona politica.
  • Se uno vuole aiutarti, come può farlo?
Non sono ancora molto conosciuta, sono una amministratrice locale n un piccolo comune, quindi per aiutarmi e sostenermi la cosa migliore è usare il passaparola: per la prima volta una candidata under 30 si sta mettendo in gioco per portare avanti delle istanze importanti. La nostra campgna è fatta tramite il contatto personale per colmare la distanza tra politica e cittadini. Stiamo girando molto per conoscere più persone possibile!
 
Di seguito, la lettera e la proposta politica di Francesca.
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Cara amica, caro amico,

sono Francesca Bonomo, ho 28 anni e sono la più giovane candidata alle primarie dei parlamentari del PD del 29 dicembre.

Dopo il diploma all’“Enrico Fermi” di Ciriè, ho conseguito la doppia laurea in Scienze Giuridiche (Torino-Parigi) e sono laureanda specialistica in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino.

Sono sempre stata attiva nella parrocchia di Barbania, il mio paese, nella quale sono stata catechista e sono da 3 anni responsabile del Gruppo animatori che fa capo alle Parrocchie di Barbania-Levone-Rocca. Da più di 10 anni, inoltre, collaboro con un’associazione torinese che si occupa di stare vicino agli ultimi, ai più deboli, quelli che nelle nostre città sembrano “invisibili”, ovvero i senza fissa dimora ed i poveri.

Nel 2008 mi sono avvicinata al mondo della politica, soprattutto dopo aver provato sulla mia pelle cosa significasse venire derisi all’estero perché in Italia trionfavano il “Berlusconismo”, la politica del populismo e del cabaret, invece della serietà, dell’onestà e della concretezza. Dal 2010 al 2012 sono stata membro di Segreteria dei Giovani Democratici della Provincia di Torino con delega ai diritti civili. Attualmente sono membro del Direttivo del Circolo PD Val Malone, dell’Assemblea Regionale del PD e Presidente di “ALTrE PROSPETTIVE”, un’associazione culturale creata da giovani amministratori.

Nel giugno del 2009, infine, sono stata eletta consigliera nel Comune di Barbania, dove tutt’oggi mi occupo principalmente di politiche giovanili ed associazionismo.
Credo che sia inutile continuare a lamentarsi che le cose non vadano come vorremmo, più difficile è invece mettersi in gioco in prima persona, provare a dare il proprio contributo mettendosi a servizio del Bene Comune, inteso come un interesse collettivo che va al di là del proprio beneficio personale.

Ecco, io sono qui per tentare, con il vostro aiuto, di fare questo. In questa sfida non sono sola… A credere in questo progetto ci sono un sacco di giovani, militanti, amministratori, appassionati di politica che, come me, giorno per giorno lavorano sul proprio territorio per il bene dei propri cittadini e di questo Paese.

Per provare a realizzare questo sogno, però, abbiamo, e ho, bisogno soprattutto del vostro sostegno, per rappresentare non solo i giovani, ma tutti coloro che si rispecchiano nei valori di solidarietà, equità, rispetto per l’ambiente, legalità e trasparenza.

Il Porcellum, la legge elettorale vigente, non permette di scegliere i parlamentari, il Partito Democratico sì. Alle parlamentarie del 29 dicembre può votare chi ha già votato alle primarie del 25 novembre o chi era iscritto al PD nel 2011. Per questo ti chiedo di partecipare e di scrivere sulla scheda BONOMO.

INSIEME PER CAMBIARE… scrivi BONOMO!!!

Francesca Bonomo

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La mia PROPOSTA POLITICA…

 

Leggendo il mio profilo penso sia chiaro capire perché ho scelto di candidarmi.

Credo che sia inutile continuare a lamentarsi che le cose non vanno come vorremmo, più difficile è invece mettersi in gioco in prima persona, provare a dare il proprio contributo mettendosi a servizio del Bene Comune inteso come un interesse collettivo che va al di là del proprio beneficio personale. Ecco io sono qui per tentare, con il vostro aiuto, di fare questo. In questa sfida non sono sola… A credere in questo progetto ci sono un sacco di giovani che, come me, giorno per giorno lavorano sul proprio territorio per il bene dei propri cittadini e di questo paese: i Giovani Democratici della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.

Per provare a realizzare questo sogno però abbiamo, e ho, bisogno soprattutto del vostro sostegno, per rappresentare non solo i giovani, ma tutti coloro che si rispecchiano in determinate proposte e principi.

Le sfide che si prospettano sulla scena italiana ed europea nel futuro prossimo sono numerose e difficili, ed io posso darvi per ora solo un assaggio di quello che sarà il progetto che mi impegnerò a portare avanti.

Prima di tutto, bisognerà continuare sulla scia del contenimento della spesa pubblica al fine di ristabilizzare la condizione politica del paese, procedendo però incisivamente al taglio degli sprechi pubblici e al ridimensionamento delle spese della politica.

Centrale poi sarà un discorso serio ed una riforma concreta che apportino maggiore equità nel mondo del lavoro nella direzione da una parte, di un aumento del costo del lavoro precario (a minori tutele devono per forza associarsi maggiori costi) e dall’altra, per quanto riguarda i liberi professionisti, di  una rigida separazione tra attività nel pubblico e nel privato.

Il tema delle pensioni è sicuramente un argomento caldo che dovrà essere rivisto nel complesso, ma io mi concentrerei soprattutto sulla scelta di un tetto massimo al di sopra del quale non si possa andare.

Dal punto di vista delle autonomie locali appoggio la gestione associata di alcuni servizi, ma necessario sarà anche lavorare per un allentamento della stretta del patto di stabilità.

Sono ferrea sostenitrice di una lotta seria all’evasione fiscale che preveda tracciabilità e controlli anche grazie ad una efficiente e capillare informatizzazione.

Da sempre interessata agli ultimi dal punto di vista del sociale, sarei per l’introduzione di un “reddito minimo garantito” simile al modello adottato oltralpe, ovviamente con le dovute accortezze per evitare di cadere in un assistenzialismo allo stato puro.

Sono favorevole ad una patrimoniale precisa e ponderata, che quindi eviti di toccare solo i soliti piccoli patrimoni dei cittadini onesti ma che si concentri sui “soliti noti” patrimoni che si muovono verso altri lidi.

Per quanto riguarda le spese della politica sono per il contenimento e per la sobrietà e appoggio il finanziamento pubblico ai partiti ma certamente con maggiori controlli, soprattutto sui rimborsi spese.

Sul fronte Europa auspico la realizzazione di un’unione politica più forte e coraggiosa che porti avanti, egualmente in tutti i paesi membri (e non solo in alcuni), non solo misure di contenimento spese ma anche progetti di sostegno alla ricerca e allo sviluppo.

Sul tema immigrazione mi sta molto a cuore il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia, il così detto “ius soli”, anche temperato.

La tutela dell’ambiente, della flora e della fauna è centrale, per me; occorre incentivare lo sviluppo della raccolta differenziata, in particolare quella porta a porta, della cultura ambientale e del riuso dei prodotti, mentre non occorre costruire nuovo inceneritori. È imperativo potenziare le infrastrutture ciclabili, come strumento fondamentale di mobilità e mezzo di sviluppo turistico del territorio, cominciando dalla realizzazione del progetto VENTO. Bisogna anche incentivare, in modo deciso, la diffusione delle energie rinnovabili e del loro sviluppo tecnologico, in forme più possibile decentrate, efficienti ed a minimo impatto ambientale.