Forca miseria!

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Pochi giorni fa ci occupavamo, proprio sul sito di Benvenuti in Italia, dell’ottimo rapporto “Miseria ladra” diffuso quest’estate dal Gruppo Abele e da Libera. Nelle sue pagine si denuncia il legame tra povertà e degrado, violenza, malaffare e malcontento: “La disuguaglianza e l’ingiustizia sociale mettono a dura prova la democrazia” si legge nel rapporto. Mai come in questi giorni ne abbiamo prova leggendo i giornali e osservando (blocchi permettendo) la nostra Torino.

All’indomani del pronunciamento della Corte Costituzionale contro il cosiddetto Porcellum, Beppe Grillo ha scritto che 150 parlamentari della Repubblica, eletti grazie al premio di maggioranza, sarebbero “abusivi” e – citiamo testualmente – “devono essere fermati all’ingresso di Montecitorio”. Negli stessi giorni si diffonde sui social network la notizia di un grande sciopero generale per (o a partire da) il 9 dicembre. Non risulta ben chiaro chi lo promuove, ma sul web e tramite volantini appaiono inviti a fare scorte di viveri e benzina e a ribellarsi contro un po’ di tutto, dall’Euro, alla globalizzazione, al governo. Il resto è la triste cronaca di questi giorni, che ha visto la città e la provincia di Torino, e vaste altre aree d’Italia, prese d’assalto da gruppi di manifestanti il cui modo d’agire sembra tutt’altro che spontaneo e non organizzato.

Eppure Grillo (che nel frattempo cavalca irresponsabilmente l’onda della protesta quasi aizzando le folle) da una parte e i “Forconi” dall’altra, ci dicono di avere a cuore la democrazia e la sovranità popolare, addirittura il rispetto della Costituzione!

Peccato che la democrazia e la Costituzione prevedano sì il diritto di manifestare, ma non quello di bloccare una città, impedendo la circolazione ai cittadini; il diritto di scioperare, ma non quello di intimidire i negozianti e i venditori ambulanti che vorrebbero lavorare. Perché se la democrazia è – come deve essere – governo del popolo, essa non deve tradursi nella tirannide di una parte di esso. La storia del Novecento ci ha purtroppo insegnato come proprio in nome del popolo si siano spesso compiuti gesti che poco avevano a che fare con i bisogni del popolo, con gli interessi del popolo e con i diritti del popolo e proprio i concetti di popolo e nazione siano spesso serviti per umiliare e non per sostenere un paese.

Come umiliata – ci spiace dirlo – è stata Torino in questi giorni. Per questo crediamo che le forze democratiche e solidali, ben attive e radicate in questa città, si debbano adoperare per riconquistare quello spazio pubblico di cui noi tutti siamo stati privati. Per questo vogliamo darci appuntamento sabato mattina con tutte quelle realtà e quelle persone che insieme a noi credono nella valore della democrazia.

Con loro e con tutti voi ci incontreremo nuovamente lunedì 16 dicembre alla Scuola di Politica di Benvenuti in Italia. A partire dal rapporto “Miseria ladra” e dalle riflessioni di Leopoldo Grosso, ospite della serata, tracceremo insieme un bilancio della settimana appena trascorsa e ci interrogheremo su come sconfiggere le povertà economiche, sociali e culturali che stanno mettendo a dura prova la nostra democrazia. L’appuntamento è alle 21, alla Fabbrica delle “e” di Corso Trapani 91/b a Torino.

Partecipate numerosi!