Festa del Sacrificio al Parco Dora

parco dora

 

Ieri, lunedì 12 settembre, oltre ad essere stato il primo giorno di scuola per milioni di bambini in Italia, è stata anche una giornata importantissima per i fedeli musulmani sul nostro territorio: si è infatti celebrata la Festa del Sacrificio, che a Torino ha visto come luogo di celebrazione il Parco Dora, come ormai avviene da diversi anni.

 

La preghiera del mattino – alle 9.00 – è stata organizzata dal Coordinamento dei Centri Islamici di Torino (che si uniscono e a turno delegano due dei centri all’organizzazione); successivamente si è tenuto un sermone legato alla festa, che si è conclusa verso le dieci del mattino, per poi lasciare i fedeli liberi di festeggiare durante la giornata con le proprie famiglie e comunità.

 

Brahim Baya, presidente dell’Associazione Islamica delle Alpi, si dice soddisfatto della partecipazione: “come sempre c’erano circaa 10-15.000 persone; il numero è quello costante, ma siamo contenti perché ieri era il primo giorno di scuola, la situazione era più problematica, e inoltre non era un giorno festivo. Ciononostante, il Parco Dora era pieno di persone”. Brahim sottolinea inoltre come questa festa sia frutto di una collaborazione con diverse istituzioni locali, e ci racconta positivamente l’accoglienza della città per un’occasione come questa: “la collaborazione parte dal trovare uno spazio al rendere tutta la giornata possibile. Quest’anno tre giorni prima della festa si teneva lo Street Food proprio al Parco Dora, quindi bisognava pulire tutto in tempo. Abbiamo ricevuto aiuto da diverse associazioni – acnhe Acmos ha partecipato – ed è stato anche importante perché le istituzioni si sono impegnate in diversi modi per sistemare lo spazio: l’Amiat è venuta al mattino, i vigili erano disponibili dalla sera prima… Insomma, è stata una vera e propria mobilitazione della città e della società civile di cui siamo molto felici”.

 

Il sermone che si è tenuto dopo la preghiera, inoltre, è stato dedicato alle vittime del terremoto. Sono anche stati raccolti dei fondi dai fedeli che verranno donati per le vittime del terremoto del centro Italia attraverso il conto corrente della Città di Torino.

 

Ma cos’è la Festa del Sacrificio?

 

La giornata è una delle più importanti del calendario religioso musulmano e ricorda l’episodio biblico di Abramo e del sacrificio dell’agnello in sostituzione di Ismaele – da qui il nome “Festa del sacrificio” – e ha una stretta relazione con la Pasqua celebrata dalle religioni monoteistiche.

 

La partecipazione della città a questa festa si inserisce in un lungo percorso di avvicinamento e inclusione alla comunità musulmana di cui tappa fondamentale è stato il “Patto di Condivisione” firmato nel corso del 2016. “Torino – è scritto nel documento – è la nostra città e ne condividiamo il presente e il futuro […] L’articolo 3 della Costituzione rappresenta il principio in cui tutti ci riconosciamo, sentendoci tutelati e rispettati e, nello stesso tempo, muovendoci alla comune responsabilità di renderlo vivo e praticato”.