Con Marco Omizzolo contro caporalato e prepotenza

Ancora un’intimidazione nei confronti di Marco Omizzolo, presidente della cooperativa InMigrazione. L’ennesimo vile atto che non servirà a fermare il prezioso lavoro che svolge nell’Agro Pontino per contrastare il Caporalato,  al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori sfruttati e mal pagati nelle nostre campagne, come lui stesso scrive sulla sua pagina Facebook.

Questa volta è stata presa di mira la sua macchina, parcheggiata sotto casa, cui sono state tagliate di netto le 4 ruote, vandalizzato il cofano e rotto il parabrezza. Circostanza ancora più inquietante se si pensa che Omizzolo avesse da poco cambiato abitazione e che tale informazione fosse stata tenuta riservata.

Noi Marco lo conosciamo, con lui abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portati ad occuparci più volte della situazione dei lavoratori schiavizzati nelle campagne di tutta Italia. Eravamo con lui l’anno scorso a Foggia in una marcia contro il caporalato e abbiamo dedicato al tema uno dei nostri quaderni, frutto degli atti del convegno che abbiamo organizzato a Montecitorio nel 2015. Abbiamo ospitato Marco alla nostra Scuola di Politica e anche grazie a lui e al suo instancabile lavoro di denuncia e di ricerca, l’Italia ha finalmente una legge che  punisce il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, entrata in vigore nel 2016.

Ancora una volta ci troviamo a dover dare solidarietà a Marco, sempre più convinti che la lotta per la dignità e l’uguaglianza di tutti sia l’arma migliore contro l’arroganza e la prepotenza.

Avanti con Marco, insieme!