Carlo Palermo racconta 50 anni di misteri irrisolti

 

È disponibile online l’intervista inedita all’ex giudice istruttore di Trento che ha messo in luce il legame tra le mafie internazionali, la politica e i poteri occulti che governano il mondo
È disponibile online l’intervista inedita condotta dal nostro presidente, Davide Mattiello, a Carlo Palermo – ex giudice istruttore del tribunale di Trento. Un documento unico: due ore di intervista in cui Palermo ripercorre l’intreccio delle vicende criminali, politiche e occulte che hanno caratterizzato la storia d’Italia e del mondo negli ultimi 50 anni.
Un unico filo rosso lega, infatti, la mafia turca a quella siciliana, fino ai “lupi grigi” e all’attentato a Papa Giovanni Paolo II: una trama oscura che il giudice ha cercato di mettere in luce nel corso della sua lunga carriera.
Nell’aprile del 1985 Carlo Palermo si è miracolosamente salvato da un attentato mafioso a Pizzolungo, in provincia di Trapani. Nello scoppio dell’autobomba che avrebbe dovuto ucciderlo, morirono invece una giovane mamma, Barbara Rizzo, e due dei suoi tre figli: Salvatore e Giuseppe Asta. L’anno precedente Palermo aveva chiesto e ottenuto il trasferimento alla procura di Trapani per continuare le proprie indagini, che riguardavano un traffico internazionale di droga e di armi che dal Medio Oriente arrivava fino in Sicilia, passando da Trento. Intuendo qualcosa che non doveva essere scoperto.
Ancora oggi non è chiaro chi fu a volere la sua morte.
<<La caparbietà con la quale Carlo Palermo continua a cercare la verità è un monito per tutti noi, perchè la tentazione di arrendersi, accontentandosi di trovare un posto in questo Mondo senza andarsi a cercare guai è molto forte, soprattutto per chi può permetterselo. Non accucciarsi ai piedi del potere, ma cercare verità e giustizia non risponde soltanto ad un dovere civile, ma anche ad una irrinunciabile esigenza di dignità personale>> afferma Davide Mattiello.