Cara Chiara, Niccolò Pietro sarà fiero del vostro amore

Cara Chiara,

Niccolò Pietro sarà fiero del vostro amore, che si fa anche onestà nel rivendicare fino in fondo una scelta di famiglia e di dedizione tra te e la tua compagna Micaela.
Perché accettare il compromesso della dichiarazione mendace non soltanto sarebbe un falso in atto pubblico, ma diventerebbe nei fatti anche un modo odioso per escludere indirettamente dalla corresponsabilità amorevole della genitorialità la tua compagna di vita.

Immagino che abbiate valutato bene le conseguenze di questa scelta e anche per questo a noi non resta che sostenervi.
Le norme che dovrebbero garantire la serenità della vostra scelta non ci sono ancora e sappiamo tutti perché, a causa di quali scelte politiche. È una battaglia che abbiamo iniziato nella passata Legislatura e che non siamo riusciti a portare fino in fondo.
Voi state sul tratto di strada non ancora asfaltato.
I Tribunali in Italia stanno facendo un pezzo di lavoro importante, proprio per colmare i lembi di terra dissodati e ancora accidentati (è ciò che sta succedendo anche con il ricorso davanti alla Corte Costituzionale per il suicidio assistito) e credo che arriveranno fino a dove state voi, perché ciò che la Corte Costituzionale ha già dichiarato legittimo per una coppia eterosessuale, non potrà che essere dichiarato legittimo per una coppia omosessuale unita civilmente, diversamente sarebbe violato il principio di uguaglianza proprio a causa dell’orientamento sessuale. Non si può.
Meglio sarebbe se intervenisse la legge e meglio ancora se nel frattempo le amministrazioni locali trovassero una formula che non costringesse ad un falso doppiamente odioso, magari non obbligando a riempire quella stringa nel modulo. Come nella Carta di Identità alla voce “Professione”. La battaglia continua insomma e noi saremo al vostro fianco.

L’intervista a Chiara Foglietta:

Leggi gli articoli

Torino Repubblica

La Stampa Torino