Approvata la legge regionale sull’usura

Via libera in Consiglio Regionale alla legge su usura, estorsione e sovraindebitamento, di cui Domenico Rossi, un nostro fondatore e consigliere regionale del Piemonte, è primo firmatario.

“Una buona notizia per i cittadini, soprattutto quelli maggiormente in difficoltà. L’usura è una piaga antica, ma che oggi assume aspetti nuovi legati al particolare momento storico che viviamo. Per questo è stato necessario superare la legge regionale 11/2000 allargando il ruolo della Regione ai fenomeni dell’estorsione e del sovraindebitamento e non solo alle vittime di usura” sostiene Domenico Rossi.

Con la nuova legge, che mette a bilancio 300mila euro, la Regione si dota di strumenti utili a fronteggiare fenomeni definiti dal consigliere “sempre più complessi e drammatici, in linea con quanto previsto dalla legge nazionale 2/2012 che fu denominata anche ‘salva suicidi’”. Il giro d’affari a livello nazionale, secondo i dati Eurispes, si aggira intorno agli 82 miliardi di euro e coinvolge più di 3 milioni di famiglie.

“Abbiamo approvato una legge di civiltà” ha dichiarato Davide Gariglio.

La nuova normativa approvata prevede percorsi, da attuare anche in collaborazione con enti locali, istituzioni scolastiche e formative, associazioni, fondazioni, cooperative e organizzazioni di volontariato, per favorire un uso responsabile del denaro e prevenire quindi il sovraindebitamento di imprese e famiglie. Viene confermato il ruolo di Confidi e si istituisce un Organismo di Composizione delle Crisi (Occ) regionale a cui i cittadini potranno rivolgersi per affrontare situazioni di difficoltà e sofferenza. La Regione è così passata dall’essere erogatore di contributi a soggetto di prevenzione.

Un punto di arrivo da cui ripartire per promuovere nuove politiche di vicinanza e assistenza a cittadini ed aziende. “Dopo molti anni si rimodella la funzione e il ruolo dell’Osservatorio Usura – spiega il consigliere Gabriele Molinari – rendendolo più aderente ai tempi e a nuove esigenze operative, e si mette chiaramente al centro dell’agenda il problema del sovraindebitamento. Problema, quest’ultimo, che mai come oggi deve preoccuparci e spingerci ad arginarlo, agendo sia dentro che fuori dalle istituzioni”.