Benvenuti in Italia, in collaborazione con Mensa Civica, il Consorzio Risteco e la Fondazione Charles Léopold Mayer pour le Progrès de l’Homme ha da poco portato a termine la prima fase del complesso progetto à Table avec les religions. Il progetto esamina le prescrizioni alimentari religiose nelle mense scolastiche, con riferimento a tre casi-studio: Torino, Roma e Saragozza.
Il progetto è condotto dal Comitato Scientifico di Benvenuti in Italia, in collaborazione con Paola Durelli e Sara Casiraghi.
La studio ha esaminato quanto delle regole alimentari religiose che modellano abitudini alimentari proprie di ogni tradizione culturale costituiscano norme fondamentali per la costruzione dell’identità individuale. A partire dai dati emersi dal report, i ricercatori hanno provato ad immaginare dei menu alternativi, che saranno proposti in via sperimentale presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 ottobre 2014. Tali menu prevedono non solo la presenza di carne in quantità limitata, ma soprattutto piatti tipici di diverse tradizioni religiose.
Di seguito vi proponiamo i menu completi, con relativa spiegazione:
20 ottobre:
- Zuppa del pellegrino / Cattolici
Vegano
Zuppa a base di erbe spontanee tipo borragine, cicoria, maggiorana che veniva offerto sulla via Francigena ai viandanti.
- Yakisoba / Shintoisti
Vegano
Piatto giapponese a base di spaghetti di grano saraceno legato ai Matsuri, feste che hanno origine da tradizioni popolari contadine o da ricorrenze e cerimonie religiose giapponesi.
- Seder / Ebrei
Cena tradizionale della prima cena di Pesach dove si procede secondo un ordine preciso di letture abbinate a piatti simbolici: 3 Matzòt (pane azzimo simbolo della fuga dall’Egitto), Maròr (erbe amare simbolo della durezza della schiavitù), Haròset (una specie di marmellata simbolo della malta che gli schiavi ebrei preparavano in Egitto), Karpàs (prezzemolo o sedano che ricordano la corrispondenza con la primavera), Betzà (uovo sodo cotto per più di otto ore simbolo di continuità e ciclo della vita e in ricordo del lutto per la distruzione del Tempio) e Zerà (zampino o pezzo d’agnello simbolo dell’agnello che gli ebrei sacrificarono la notte della morte dei primogeniti egiziani). Piatto unico.
- Khushaf / Musulmani
Macedonia egiziana di frutta secca. Viene usata per rompere il digiuno nelle sere di Ramadan.
21 ottobre:
- Mjara / Ebrei
Vegano
Zuppa di lenticchie e grano o riso soprannominato “il favorito di Esaù” per il riferimento biblico della zuppa.
- Spaghetti da Quaresima / Cattolici
Vegetariano
Spaghetti di magro conditi con noci, pane grattugiato, zucchero, cannella, olio e parmigiano.
- Offerta / Buddisti
Vegano
Piatto unico composto da riso condito con il gomasio, germogli di soia saltati, radici, funghi. Nei templi buddisti la preparazione del cibo e ogni pasto vengono visti come un passo nella ricerca dell’illuminazione. Nulla deve essere avanzato, i cibi devo essere poco conditi, il tempo di cottura minimo. Il pasto viene chiamato offerta in ringraziamento agli sforzi fatti per la sua preparazione. Piatto unico.
• Vitel tonné di Nietzsche / Atei
“La cucina piemontese è la mia preferita” Ecce Homo
22 ottobre:
- Bob chorba / Ortodossi
Vegano
Zuppa a base di fagioli, paprika e santoreggia tipica di Bulgaria e Romania che si mangia nei giorni di digiuno.
- Kofta del re / Hare Krisna
Vegano
Polpette profumate di riso, panir e patate fritte in pastella.
- Harira / Musulmani
Zuppa tradizionale del Marocco che i musulmani preparano nei 30 giorni del Ramadan per rompere il digiuno, a base di carne, legumi e verdure. Piatto unico.
- Insalata israeliana
Insalata di pomodori, cetrioli, prezzemolo.
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