8×1000 per la sicurezza scolastica: tutto da rifare

Approvato due giorni fa in Commissione Ambiente l’emendamento proposto da Ermete Realacci (Pd) al decreto terremoto in discussione alla Camera: la proposta prevede un gettito di 150-200 milioni l’anno per dieci anni – ricavato dall’intero gettito statale dell’8×1000 – da destinare alla ricostruzione dei beni culturali danneggiati o distrutti dal terremoto del Centro Italia.

Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha appoggiato la proposta. “Centri storici, musei, chiese, abbazie di un’area in cui si è sviluppato l’embrione stesso della civiltà europea – dice Franceschini – saranno recuperati con un’azione straordinaria mobilitando ingenti energie. Ritengo che le risorse statali dell’8 per mille non potevano avere destinazione migliore anche per un rilancio del settore turistico dell’intero territorio”.

Se questo emendamento fosse definitivamente approvato sarebbe un cambiamento profondo nella gestione dell’8×1000 italiano, fino ad oggi suddiviso in tante attività, tra le quali quelle dei Beni Culturali ma non solo. Incanalare tutto il denaro ricavato dall’8×1000 su una sola proposta permetterebbe però di aumentare fortemente il gettito e concentrare le energie su un solo obiettivo.

La nostra Presidente, Francesca Rispoli, dichiara: “visto il cambio di rotta sull’investimento del gettito dei contribuenti, auspichiamo che ci sia nel prossimo DEF che porterà alla legge di bilancio un congruo investimento diretto sull’edilizia scolastica”.