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Unità 

22 anni.

Da ieri, dopo 22 anni, il politico che paga, o semplicemente promette denaro o «altra utilità» (favori, posti di lavoro, appalti ecc. ecc.) in cambio di voti mafiosi verrà punito.

Dopo tre passaggi tra Camera e Senato,  c’è stata l’approvazione definitiva del nuovo 416 ter (191 sì, 32 no e 18 astenuti).

Questo è il punto, il succo del discorso, al netto di ogni polemica.

Dopo 22 anni è stata reso irrilevante la dazione di denaro perché prima dell’attuale 416 ter per poter perseguire il voto di scambio si richiedeva la prova della dazione di denaro, cosa quasi impossibile da dimostrare.

E per quanto riguarda l’abbassamento le pene, va considerato che per i mafiosi c’è il cumulo delle pene che si prende dai 7 ai dieci anni per l’associazione mafiosa (416 bis) più dai 4 ai 10 anni per il voto di scambio.

Per il politico la condanna può essere da 4 a 10 anni per un reato (416 ter) che prescinde dalla dimostrazione che poi, davvero, abbia dato l’appalto promesso.

Basta quindi un’intercettazione inequivocabile.

E’ bene sottolineare come a salutare con favore il nuovo testo sono proprio i magistrati che combattono in prima linea cosa nostra, ’ndrangheta e camorra.

Queste le parole del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti: “Abbiamo uno strumento in più contro le mafie e si toglie spazio alla zona grigia”, ovvero quella del colletti bianchi e delle connivenze con le organizzazioni criminali.

 

Rodolfo Sabelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati dice: “La riforma varata oggi è un buon passo in avanti nella lotta alla criminalità organizzata, è una legge che va salutata con favore, un risultato equilibrato; è una norma che non va incontro ad alcun rischio di “genericità” che invece formule meno definite avrebbero rischiato di generare con il conseguente pericolo di rendere più difficile una sentenza di condanna”.

 

Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anti corruzione, ha dichiarato: “Credo che sia una legge fatta molto bene. Il testo è stato migliorato e punisce quello che deve essere punito, e cioè lo scambio delle promesse fra mafiosi e candidati“.

 

La presidente della Camera, Laura Boldrini, si è detta molto soddisfatta su Twitter.

Boldrini

 

Ci sono voluti 22 anni, ma oggi è una bella giornata senza nuvole, limpida al punto da permettere di vedere anche di giorno la luna e non il dito che la indica.

 

 

luna