Riunito l’osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica

Si è riunito il 23 gennaio a Roma, l’osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica. Era di fatto la prima riunione da quando si è insediato il nuovo Governo, se si esclude un rapido aggiornamento avvenuto il 22 novembre al quale, per ovvie ragioni, non avevamo potuto partecipare.

Invece a questo appuntamento non potevamo né volevamo mancare, insieme a tutte le altre realtà che compongono il tavolo (Anci, Upi, Regioni, Mef, infrastrutture, Inail, Cittadinanzattiva, Legambiente e Save The Children).

È stata l’occasione per fare il punto sulle azioni previste in merito alla messa in sicurezza delle scuole e gli interventi di nuova edilizia. Molte le novità all’orizzonte, infatti, come l’attivazione di Mutui Bei e Ceb per un valore complessivo di 1,7miliardi in tre anni, fondi destinati nello specifico all’accertamento e al controllo sismico.

Sempre in ambito sismico, è previsto a breve l’inserimento completo dei dati relativi alle verifiche di vulnerabilità sulla piattaforma del MIUR, informazioni preziose che aspettavamo da tempo. Inoltre, grazie a un accordo con l’INAIL è previsto un finanziamento per la progettazione di scuole innovative e la messa in sicurezza delle scuole dell’infanzia.

Tuttavia, come Fondazione Benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi, non possiamo non esprimere il nostro rammarico, condiviso anche con Legambiente, sulla chiusura dell’Unità di Missione per l’edilizia scolastica. Uno strumento che in quattro anni si è rivelato davvero utile a coordinare e monitorare gli interventi urgenti e che chiediamo venga ristabilito al più presto.

Chiediamo inoltre il completamento dell’anagrafe, tema che dovrebbe essere all’ordine del giorno della prossima riunione di marzo, perché solo da un’efficace azione di monitoraggio dell’esistente è possibile definire con lungimiranza quali siano gli investimenti necessari.